Gelosia Retroattiva Maschile – conviverci, accettarla, combatterla è cronologicamente la prima risorsa italiana esclusivamente dedicata all’argomento della Sindrome di Rebecca.
Si presenta come un manuale di auto-aiuto e supporto al superamento della problematica.
Il libro pubblicato da Edizioni Psiconline nell’Aprile del 2012 è scritto da Salvatore Nizzolino.
L’autore non è uno psicologo, ma un pedagogista, un educatore professionale.
L’opera di Nizzolino è indiscutibilmente un titolo unico nel panorama nazionale.
Il libro sviscera l’argomento con completezza ed estrema comprensione, senza perdersi in inutili giri di parole.
Si percepisce dalla chiara esposizione che chi scrive conosce bene il campo, sintomi e dinamiche della gelosia retrospettiva, parlandone con coscienza e convinzione tipiche di chi ha ormai superato il problema dopo una elaborata ricerca interiore.
OK, ma funziona? Vale la pena leggere il libro?
Passiamo subito alla domanda che credo interessi i lettori di questa recensione.
Vale la pena acquistare Gelosia Retroattiva Maschile, è davvero efficace per combattere il problema?
Sì, personalmente te lo consiglio.
Sebbene non condivida alcune parti “di azione” contro il disagio (e nello specifico gli esercizi di PNL che permettono di automatizzare i pensieri in modo da escludere quelli di tipo negativo dando priorità alle sole idee positive – vedi la sezione dedicata alle critiche) lo considero un testo nel complesso utile alla comprensione e al superamento della gelosia degli ex.
Il costo del libro è inoltre più che abbordabile e credo si tratti di un piccolo investimento che valga la pena affrontare per dedicarsi ad una lettura di sicura crescita interiore.
Su Amazon trovi l’edizione cartacea a 11,91 Euro.
Quella digitale, in formato Kindle, costa 7 Euro.
7 euro sono davvero nulla considerando che potrai fare il download dell’ebook e scaricare una copia da portare sempre con te, anche su smartphone.
Ovviamente se credi che leggendo questo libro guarirai magicamente dalla tua gelosia retroattiva… beh, non ci siamo proprio!
Gelosia retroattiva maschile di Nizzolino potrà essere un buon supporto, un percorso iniziale.
Ma impegno e voglia di cambiamento spettano a te (così come una buona dose di spirito critico su ciò che leggerai).
Bene, diamo ora un veloce sguardo al contenuto del libro esplorandone i capitoli.
1. Atteggiamenti mentali del geloso retroattivo
Non è tramite la ricerca e la comprensione delle cause che Nizzolino desidera guidare il lettore a sbarazzarsi del problema, ma tramite la presa di coscienza e rieducazione degli atteggiamenti mentali e comportamentali errati che il geloso assume.
In questo capitolo l’autore apre pertanto gli occhi al geloso retroattivo dinanzi:
- le errate conclusioni che egli è solito prendere
- le esagerazioni tipiche che lo accompagnano
- i suoi pensieri ossessivi e sempre negativi
- la sua moralità errata
- la sua inutile curiosità e fantasia
- l’ossessività della propria condizione
Ne viene fuori un quadro nel quale ogni geloso retroattivo potrà rispecchiarsi.
È davvero impossibile non riconoscersi nei comportamenti descritti.
Ed è proprio lì che il manuale ti inviterà ad agire.
2. Il tempo dinamico
Il concetto di tempo è qualcosa di molto strano nella Sindrome di Rebecca.
Un episodio vissuto dal partner 10 anni prima può essere causa di sofferenza per il doppio o il triplo degli anni a seguire.
Le sofferenze potrebbero attutirsi coi giorni o svanire d’un colpo. Per ripresentarsi all’improvviso quando meno te lo aspetti.
Insomma, le dinamiche della gelosia retroattiva – quando lasciata a se stessa – non hanno alcuna regola chiara, precisa e legata al tempo che scorre.
È quindi inutile affidarsi al passare dei giorni sperando il problema scompaia perché quasi sicuramente non succederà.
In questo capitolo Nizzolino ci fa capire come passare all’azione sia l’unica cosa sensata e da fare SUBITO.
3. Alterare gli stati d’animo
Il capitolo è dedicato all’utilizzo di alcune famose tecniche di PNL per vincere la GR.
Tra queste vi è l’autosuggestione. In breve è un metodo della PNL che promette di istruire la mente – libera dai filtri della coscienza – con ripetizioni verbali (se desideri maggiori approfondimenti sulla tecnica consulta questa vasta risorsa gratuita).
4. Idealizzazione e disillusione
Quando ti innamori di una persona inneschi inevitabilmente un processo di idealizzazione (si tratta di qualcosa di serio, studiato in psicologia – vedi il link).
La fase successiva all’idealizzazione è la disillusione, dopo la quale scegli di amare la persona che hai accanto per quello che è realmente (e non per quello che avevi idealizzato)… oppure di abbandonare la relazione.
Chi soffre di gelosia retroattiva resta fermo al bivio, vivendo nei risentimenti, rancori e dolori tipici della fase di disillusione.
In questo capitolo l’autore suggerisce qualche piccola idea per uscirne fuori, per riprendere in mano le redini del gioco e avanzare ad un nuovo livello di certo più degno per te e per la persona che hai accanto.
5. L’accettazione di sé
Una bassa autostima non è l’unica causa scaturente la gelosia del passato, ma in moltissime occasioni può contare davvero molto.
Per questo come abbiamo già detto è importante lavorarci su e migliorarla.
Ancor prima però è fondamentale riuscire ad accettarsi per ciò che si è.
Nel bene e nel male. Sì, compreso il fatto che sei uno stupido geloso dei suoi ex partner.
Questo capitolo aiuta a prendere coscienza di ciò e suggerisce un piccolo esercizio di aiuto.
6. Autodistanziamento, dereflessione e intenzione paradossa
Ho trovato questa parte del libro molto bella.
In particolar modo perché fa riferimento ad un approccio psicoterapeutico molto famoso, la logoterapia.
Caso ha voluto che nel momento in cui mi sono imbattuto in questo capitolo avessi da pochissimo finito di leggere l’opera del padre della logoterapia, V. Frankl.
Frankl era uno psicologo ebreo e fu prigioniero nei campi di sterminio nazisti.
Trasse da questa terribile esperienza – dall’osservazione dell’animo umano e di cosa, pure in condizioni infernali, lo spingesse a restare in vita – le fondamenta dei suoi futuri studi.
Il libro si chiama Uno psicologo nei lager, e te ne suggerisco vivamente la lettura.
Il punto è:
Frankl ha visto ciò che di peggio si possa immaginare, ha perso nello sterminio nazista tutti i suoi affetti, è stato costretto a cenare con di fianco il cadavere di chi poche ore prima era stato il suo compagno di lavoro per non morire a sua volta di fame, ha subito ogni tipo di angheria e abuso…
eppure ha trovato non solo il modo per andare avanti, ma di sopravvivere attraverso ciò!
Concepito dopo aver appreso che in campi di concentramento diversi dal suo erano morti i genitori, il fratello e la moglie, Uno psicologo nei lager si differenzia dai tanti racconti di sopravvissuti ai campi di sterminio perché riferisce l’esperienza di un medico che si riscopre uomo e credente. Attraverso uno stile narrativo scorrevole e coinvolgente, esso mostra come l’uomo possa vivere pienamente anche nelle condizioni più disumane, anzi proprio attraverso di esse. Fonte: Wikipedia.
Nel capitolo Nizzolino non si addentra assolutamente nella spiegazione di cosa sia in logoterapia la dereflessione e l’intenzione paradossa. Prova piuttosto ad applicare direttamente tali strumenti alla condizione del geloso retroattivo ossessionato dal passato.
È un interessante, quanto inusuale, approccio alla sconfitta della Sindrome di Rebecca.
7. Il sesso retroattivo
Eccoci qui al punto cardine, quello su cui gira tutto. Specie per noi maschietti.
Confesso che la prima volta che ho sfogliato il libro mi sono quasi catapultato a sbirciare questo capitolo.
In realtà non ci troverai nulla di sconvolgente, se non la descrizione di una condizione sperimentata da chiunque soffra della patologia:
quella di una vita sessuale di coppia fortemente intaccata dai fantasmi del passato.
A seguire Nizzolino propone una tecnica di visualizzazione tipica della PNL con l’intento di riportare il lettore a vivere il sesso di coppia disteso e libero dalle dinamiche ossessive che si manifestano in questi casi.
8. Importanza ed equilibrio
Un altro bel capitolo molto profondo e riflessivo, di quelli che piacciono a me.
Contiene parole davvero utili al superamento della condizione negativa, pensieri importanti per prendere coscienza dei tuoi errori in un rapporto con fondamenta emotive e relazionali errate.
Richiede una lettura lenta, meditata e critica.
Per anticiparne brevemente il contenuto si discute su quanto sia importante:
- riflettere sul giudizio (insensato) che dai sul tuo partner, sulla sua esperienza e a quella dei suoi ex
- riflettere sull’empatia che metti in campo ma che ti penalizza fortemente (finiscila di immaginarti ogni volta al suo posto, non è logico!)
- capire e definire nuovamente il tuo ruolo e il tuo valore all’interno della coppia, debellare quella dipendenza emotiva sulla quale non si basa di certo un rapporto sano
- dedicare parte delle tue energie ad attività in solitaria, sane e gioiose: è così che la tua mente riserverà maggiore spazio a pensieri positivi, restringendo il campo d’azione di quelli legati alla gelosia del passato (non si tratta di escludere l’altro dalla tua vita, ma di coltivare del benessere che potrà poi essere condiviso).
A mio modo di vedere è il capitolo del libro che maggiormente merita di essere letto.
8. Quelli che non ne soffrono
Questo è un aspetto che mi ha incuriosito da sempre.
Come cavolo fanno quelli che non soffrono del passato dei propri partner?
A tal proposito ci ho scritto anche un post, lo hai già letto?
Spiare chi non è colpito dalla gelosia del passato per prenderne spunto e correggersi
Nizzolino affronta il capitolo mettendo a paragone le due personalità, il geloso e il non geloso.
Il risultato è che chi soffre di gelosia retroattiva è un pessimista.
E il pessimismo è una condizione che è possibile variare coltivando il suo opposto: l’ottimismo.
Vengono quindi illustrati alcuni esercizi atti a tale scopo.
9. La dieta e il risentimento
Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo. Ippocrate
La citazione di apertura di questo capitolo è un’ottima sintesi ad un aspetto che effettivamente non bisogna assolutamente sottovalutare.
Nutrirti in modo sano e salutare è fondamentale per mantenere il tuo corpo correttamente bilanciato in un ottimale equilibrio psico-fisico.
10. Esercizi di rinforzo
Contiene ulteriori esercizi di rinforzo per stabilire nuove e buone abitudini mentali in modo da abbandonare il pregresso mindset.
Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di questa veloce recensione ed esplorazione ai capitoli del libro.
GR maschile – conviverci, accettarla, combatterla è di sicuro una buona guida o – come si definisce – un manuale di auto-aiuto.
Va bene solo per gli uomini?
Il libro, nato quasi esclusivamente per lettori uomini, può essere tranquillamente (con un piccolo sforzo di adattamento) essere di supporto al pubblico femminile.
Tante sono le dinamiche simili tra loro nei due sessi, e di certo gli errati approcci mentali e di visione del mondo non fanno distinguo nel cervello di un uomo o di una donna.
Cosa mi piace, perché è un libro valido
- È a tutti gli effetti un manuale diretto e comprensibile e in sincerità ben scritto
- Offre davvero numerosi spunti, idee e riflessioni sull’atteggiamento errato che spesso tendiamo ad assumere in coppia e nella nostra vita
- Leggendo si avverte che Nizzolino non è stato per nulla estraneo al problema, superato con successo grazie all’applicazione delle tecniche suggerite
Cosa non mi piace, alcune critiche
- Ammetto di non essere un grande fan della Programmazione Neuro Linguistica, la PNL.
La stragrande maggioranza degli esercizi proposti nel libro si fondano su di essa.
Con ciò non voglio dirti che quegli esercizi non funzioneranno.
Credo solo che il nuovo spirito critico che deve instaurarsi nel malato di GR è sicuramente più importante ed efficace che ripetere meccanicamente e numerose volte a se stessi “Io con il suo passato non c’entro nulla”. - Nel primo capitolo viene dato risalto agli atteggiamenti del geloso retroattivo, mettendo volutamente da parte la comprensione delle cause del proprio disagio.
Personalmente penso che queste non debbano essere mai ignorate e che indagare su di esse faccia parte del complesso processo di crescita interiore necessario a vincere davvero la gelosia retrospettiva.
Condividi la tua opinione
E tu cosa ne pensi di questo libro?
Lo hai letto? Ti è stato di aiuto?
Condividi la tua esperienza nei commenti di questo articolo o sulla nostra pagina Facebook.
INDICE
Premessa – 1. Atteggiamenti mentali del geloso retroattivo – 2. Il tempo dinamico – 3. Alterare gli stati d’animo – 4. Idealizzazione e disillusione – 5. L’accettazione di sé – 6. Autodistanziamento, dereflessione e intenzione paradossa – 7. Il sesso retroattivo – 8. Importanza ed equilibrio – 9. Quelli che non ne soffrono – 10. Dieta e risentimento – 11. Esercizi di rinforzo – ConclusioniIl tema della gelosia retroattiva sta prepotentemente guadagnando terreno nello scenario dei nuovi disturbi dell’affettività. La libertà sessuale, che caratterizza la società contemporanea, genera nuovi equilibri emotivi e dinamiche emozionali prima sconosciute.
Il rifiuto nei confronti dei partner sessuali del passato rappresenta un nuovo disagio della coppia. Lo scenario occidentale, sopratutto dagli anni settanta in poi, alimenta un’idea di maturazione individuale attraverso l’accumulo di esperienze erotiche. Una percentuale consistente di uomini soffre questo disagio perché ancora legata a un modello femminile rassicurante, con particolare riferimento alla sfera della sessualità. Il confronto con gli amanti del passato produce insicurezza, le esperienze pregresse della propria compagna alimentano il risentimento. Questo malessere di tipo ossessivo incide in modo drammatico sulla qualità della vita e mette in crisi l’equilibrio della relazione.
Le terapie psicologiche sono ancora improntate sull’indagine delle cause e sull’emersione delle sorgenti inconsce del problema. Invece non è stato ancora proposto un percorso di evoluzione affettivo-emozionale atto a fornire strumenti efficaci di gestione e controllo.
Questo manuale di auto-aiuto individua gli atteggiamenti tipici del geloso retroattivo e propone un processo di rimappatura mentale. Attraverso riflessioni sui pensieri polarizzati e l’analisi dei percorsi che producono le visualizzazioni, il problema viene delimitato alle forme più ricorrenti di rappresentazione. Gli esercizi e le attività proposte mirano ad aumentare la consapevolezza delle proprie risorse interiori e inaugurano un cammino di rieducazione affettiva.