Si chiama gelosia retroattiva, ma può essere descritta in tanti altri modi: gelosia del passato, sindrome di Rebecca, gelosia dell’ex.
Se stai navigando su questa pagina è probabile che tu (o una persona a te vicina) ne sia vittima.
I sintomi di questa gelosia, più o meno intensi, sono sempre gli stessi.
Un pensiero costante che si insedia nella mente di chi ne soffre, portandolo ad immaginare e meditare in maniera ossessiva al passato sentimentale e sessuale del proprio partner.
Indice
Introduzione alla Sindrome di Rebecca
- Il copione del geloso retroattivo
- Sintomi e stati d’animo della gelosia retroattiva
- Differenze tra uomo e donna
- Le cause della gelosia retroattiva
Curare la gelosia retroattiva
Il copione del geloso retroattivo
Se anche tu soffri di gelosia retroattiva avrai molto probabilmente recitato il solito copione:
- hai figurato e fantasticato situazioni e dettagli scomodi sulle vecchie relazioni del tuo partner
- hai cercato conferma con domande più o meno dirette (che spesso vanno a minare momenti di felicità della coppia), o tramite ossessive investigazioni su internet e smartphone
- hai provato un senso di disgusto e forte rabbia per le scelta della persona che ora ti è accanto, manifestando anche in maniera scabrosa tale disappunto
- sei giunto a momenti di pentimento o generale tristezza e sfiducia (gli ultimi due punti possono altalenarsi molto rapidamente, e spesso tendono a convivere nello stesso istante).
Ci ho colto in pieno, vero?
No, non sono un mago, e nemmeno uno scienziato della psiche umana.
Semplicemente ho sofferto in prima persona di questa disagio e ne conoscono a fondo le ossessive dinamiche che lo accompagnano.
Sintomi e stati d’animo della gelosia retroattiva
È davvero sconfortante sapere di amare nel profondo del cuore la propria compagna / il proprio compagno ma al contempo ritrovarsi a combattere con pensieri ossessivi pieni di negatività e tristezza.
I sentimenti di ansia e rabbia (anche violenta) tendono ad emergere in modo molto veloce per poi alternarsi ripetutamente con stati di tristezza e depressione.
Quasi sempre il tutto è accompagnato da una paura di fondo del tradimento e da una scarsa fiducia nei confronti della persona amata.
Durante le investigazioni, i film mentali, le furibonde liti e le crisi ossessive non è raro riscontrare ansia, giramenti di testa, conati di vomito, attacchi di panico. Sono le normali reazioni al forte stress che accompagna questa patologia.
Il tempo purtroppo può poco.
Attendere passivamente non è una soluzione e non aiuta a guarire.
Moltissime persone convivono con la gelosia per anni, anche dopo essersi sposate o aver messo su famiglia. Senza una presa di coscienza e un intervento effettivo i sintomi non spariranno, ma continueranno ad intercorrere tra loro, il passato si riaffaccerà in ogni occasione per trasformare depressione, insicurezza e ansia in rabbia e collera e viceversa.
Differenza uomo-donna
Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l’ultimo amore di un uomo.
Questa famosa di frase di Oscar Wilde è perennemente citata quando si parla di gelosia rivolta al passato.
Non a caso è l’apertura alla breve pagina Wikipedia dedicata all’argomento.
L’aforisma ha ottenuto tanto successo perché vero. Ironico, ma vero.
Vi è una grande differenza con la quale uomini e donne guardano all’amore.
La gelosia retroattiva è prevalentemente una patologia che affligge l’uomo. Vi è comunque anche una grossa percentuale di donne a soffrirne.
I due modi di vivere l’ossessione verso il passato tendono però – in linea generale – ad essere diversi.
Uomo
Nell’uomo la gelosia del passato è direzionata sulla sfera sessuale (quasi sempre unico e solo parametro dello scenario).
Non importa poi troppo quanto la donna oggetto delle nostre sofferenza abbia amato altri uomini, quanto si sia disperata al termine di una relazione o quanto sia stata male per un amore non ricambiato: tutto ciò è nulla rispetto all’attività sessuale che ha accompagnato gli eventi, al numero di partner avuti, alla facilità con la quale vi si è concessa e alle pratiche a cui ha “ceduto”.
L’ossessione che si innesca nel maschio consiste nell’investigare e cercare prove e conferme, mettere in piedi nuove accuse con le quali rinfacciare all’altra metà la leggerezza con la quale ha affrontato il sesso in passato.
Il geloso retroattivo uomo si misura contro il numero di precedenti partner, il loro aspetto, il numero di rapporti, durata e frequenza degli atti, utilizzo di pratiche orali e/o anali.
È una costantemente lotta ai fantasmi di ieri in un’eterna sensazione di sconfitta.
Donna
La donna è portata a dare maggiore valenza ai sentimenti.
Una storia passata che ha emotivamente coinvolto il proprio partner, magari facendolo soffrire, impegnandolo in progetti futuri (come matrimonio o famiglia) per qualche motivo poi andati all’aria, sarà con ogni probabilità più importante dell’avventura solo sesso.
Certo ciò non esclude che anche l’estetica ricoprirà il suo ruolo. Una ex particolarmente avvenente potrà far scattare insicurezza e timore del confronto. Così come la scoperta di dettagli bollenti sulla vita di coppia antecedente potrà innescare simili atteggiamenti, se non addirittura blocchi e rifiuti.
Che tu sia uomo o donna, che la tua gelosia ricada in uno scenario mentale piuttosto che fisico, il risultato resta lo stesso: essere gelosi retroattivi non conviene.
Alla lunga determinati atteggiamenti logorano qualsiasi rapporto e il tuo modo di vivere la coppia.
L’invito che però sono qui a lanciarti (e lo farò spesso) è quello di prendere in mano le redini di questo sporco gioco. O almeno provarci.
Cosa ti induce davvero ad essere geloso?
Riflettici, non hai scelto tu di esserlo, non con consapevolezza.
Ecco perché la regola numero uno è: non arrendersi, non accettare passivamente la situazione di disagio che vivi.
È ora di agire e investigare attivamente sulle cause, approfondire ogni aspetto che emerge durante le tue crisi di rabbia o sconforto, conoscere meglio te stesso e il tuo partner.
Senza preconcetti o paraocchi.
Sarà difficile e impegnativo, ci vorrà tempo. Ma ti assicuro che ne varrà la pena.
Le cause della gelosia retroattiva
Stilare un elenco completo di quelle che sono le cause della gelosia retroattiva è impossibile perché il problema è intimamente collegato a modelli sociali e culturali nel quale il soggetto è immerso.
È comunque innegabile che esistono alcuni aspetti maggiormente presenti nelle persone dove il disturbo scaturisce:
- scarsa autostima e forte insicurezza della propria figura
- forte possessività nei confronti del partner
- distorta o incompleta visione del ruolo del partner, dell’amore e del sesso
Curare la gelosia retroattiva
Per vincere e guarire la gelosia retroattiva occorre quindi agire e lavorare sui precedenti 3 punti elencati.
Elemento imprescindibile è però prima accettare il problema come tale.
Volersi liberare della gelosia del passato senza ammettere di provarla significa partire già sconfitti.
Accettare il problema
Non c’è nulla di male nell’essere gelosi.
Nulla di cui avere vergogna.
Sono migliaia e migliaia le persone che provano gli stessi tuoi pensieri e che per i loro comportamenti mettono a rischio le proprie relazioni nella stessa identica maniera in cui lo stai facendo tu.
D’altronde questa pagina non esisterebbe se non fosse così.
Ti basta dare uno sguardo in giro per il web alle innumerevoli (e deliranti) richieste di soccorso presenti sui forum di psicologia e non solo per capirlo: non sei solo.
Semplicemente nessuno viene di persona a raccontarti dei suoi momenti di ossessione e depressione.
Nessuno ti racconta dei suoi furibondi litigi, dei pianti, e delle insicurezze che scavano la mente di notte.
Una cosa è certa, se vuoi guarire è inutile nascondersi.
Certo, non occorrerà urlare al mondo che stai male al solo pensiero di lei/lui tra altre braccia, ma sarà necessario ammettere a te stesso e al tuo partner che hai qualcosa da sistemare. Che forse è il caso di chiedere aiuto, il supporto di uno specialista o il sostegno dei tuoi amici più fidati.
Ecco, avere tale consapevolezza è già un gran passo avanti.
Quando avrai sistemato questo sarà il momento di guardare ai 3 aspetti necessari per vincere la nostra odiata gelosia del passato: autostima, possessività e idee limitanti.
3 zavorre che ti ancorano al fondo e rischiano di far soffocare la tua storia d’amore attuale e tutte le altre che verranno.
OK, prima di continuare, che ne dici di dare un like alla pagina Facebook ufficiale di GelosiaRetroattiva.net?
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1. Guadagnare autostima
Non vediamo le cose per come sono ma per come siamo.
Anais Nin
Io non credo che la gelosia retroattiva si attivi solo in caso di autostima bassa.
Ma è indubbio che questa spesso giochi un ruolo davvero importante.
Chi crede nei propri mezzi difficilmente si sentirà assalito dal senso di insicurezza e dall’ossessione verso il tradimento.
Se pensi che chi ti ha preceduto sia stato meglio di te è perché hai una prospettiva deforme.
Valuti qualsiasi cosa con parametri distanti dalla realtà.
Non sei migliore o peggiore del suo passato.
Semplicemente sei DIVERSO / DIVERSA.
Semplicemente non è tutto una classifica.
È parte della nostra recente cultura questa ossessione di volersi sentire ad ogni costi unici.
È forse perché tutta questa unicità in fondo non esiste che poi ci ritroviamo ad essere infelici?
Acquisire stima in te significa che ti sentirai sicuro di piacerle perché puoi offrirle qualcosa di diverso dagli altri (e non qualcosa in più).
Solo quando questo concetto ti sarà ben chiaro e radicato anche le paure e i pensieri di ogni giorno cominceranno a sbiadire.
2. Limitare la possessività
Nella gelosia c’è più amor proprio che amore;
nella possessività, più egoismo che passione.
Roberto Gervaso, La volpe e l’uva
La possessività deriva da aspetti ancestrali e culturali.
Un partner geloso è per forza di cose un possessivo: vuole tutto per se il proprio partner, desidera controllare ogni dettaglio della sua vita, anche i pensieri. Ha forse poco chiaro cosa sia l’amore, cosa vuol dire stare davvero insieme.
Se anche tu sei una possessiva / un possessivo comincia a porti un paio di domande:
- sono dipendente dalla persona che ho accanto e dalla relazione in corso?
- desidero che la persona che amo sia dipendente da me?
- sarei ugualmente realizzato nella vita anche senza la presenza del mio partner?
- mi fido realmente del mio partner?
- riesco ad accettare l’idea che se vuole il mio partner ha libertà di tradirmi con chiunque (e che quindi quella di rimanere fedele è una scelta che ha preso in comune accordo con me)?
Prova a rispondere a te stesso, serenamente e col massimo della sincerità, alle domande di cui sopra.
A tal proposito di suggerisco di dare uno sguardo a questo video che tratta il tema della gelosia, in generale e non solo dal punto di vista retroattivo.
Ti aiuterà a riflettere su alcune reali cause della tua gelosia e della tua possessività.
3. Abbandonare i retaggi culturali
Quando sei in preda ad attacchi di gelosia del passato ti consiglio di fermarti un attimo a riflettere sul significato che attribuisci agli eventi, agli atti e alla stessa figura che hai al tuo fianco in questo momento – che ami – ma verso la quale tendi a provare sentimenti tanto negativi e in contrasto quando la gelosia esplode.
Sei cresciuto in un contesto dove ti sono stati propinati valori e parametri in attrito tra loro.
Pensa per un attimo a come l’ambigua e contrastante rappresentazione della vita sessuale nella nostra odierna società influisca sulla tua visione.
Da un lato il moderno approccio al sesso del mondo occidentale, adottato dalle masse a partire dalla rivoluzione sessuale avvenuta negli anni a cavallo tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta, che vede normale (o meglio necessaria e fisiologica) la libera pratica del sesso da parte della donna o dell’uomo con più partner per prendere coscienza e maturità del proprio corpo e dei propri gusti attraverso l’esperienza.
Dall’altra la dottrina cristiana sulla quale si basa la famiglia, la nostra cultura, la nostra società (specie quella italiana) che interpreta il sesso svolto al di fuori della mera attività riproduttiva peccato, mettendo tra l’altro la sua principale figura femminile (la Madonna) in una posizione sostanzialmente inarrivabile per qualsiasi donna (vergine prima e dopo il concepimento del Salvatore Gesù). Per non parlare della prima favola dell’umanità cristiana dove la donna, Eva, è peccatrice dal principio, cedendo alla tentazione della mela offertagli da un serpente (un chiaro riferimento fallico).
Insomma l’influsso della cultura religiosa sotto il quale ogni bambino italiano è cresciuto (battesimo, catechismo, prima comunione, matrimonio…) contro la visione della sessualità aperta e favorevole alla raccolta di esperienze (anche in modo esasperato) dei nostri giorni.
Indovina chi c’è di mezzo?
Tu.
Voglio guarire: quanto tempo e sforzi occorrono per superare questo ostacolo?
Mettiamo in chiaro una cosa, chi dice che “per superare i tuoi problemi di gelosia con il passato ti basterà semplicemente fare…”
ti sta mentendo!
È molto probabilmente lo sta facendo solo per venderti il suo libro, ebook, corso, videocorso o formuletta magica per uscire in poche ore dal limbo in cui ti ritrovi.
Ma tu non sei uno stupido e sai fin troppo bene che tutto questo non è possibile, vero?
Abbiamo già ampiamente parlato di cause e sintomi e ti sarai ben reso conto dell’enormità di fattori che concorrono tra loro. Potrai sconfiggere la gelosia retroattiva e amare chi ti è accanto con tutta la serenità desiderata quando avrai sciolto uno ad uno i nodi che si legano tra loro: l’autostima, la visione che hai di te, l’idea che hai del tuo partner, della coppia, del sesso, del matrimonio, dei legami affettivi, della famiglia.
Non esistono rimedi magici e istantanei.
Occorre impegno, tempo e forza di volontà.
È probabile dovrai richiedere l’aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta.
Dovrai attingere da più fonti, leggere, metterti in discussione, riflettere, cercare il giusto valore delle cose, capire il tuo passato prima di quello della persona che ami.
E non ti sveglierai da un giorno all’altro senza più quel nodo alla gola, ma sarà una graduale conquista.
È una lunga strada che dovrai percorrere ma ti porterà alla vittoria e alla serenità.
Spunti di riflessione
Io che ti scrivo queste parole sono stato – e ancora sono – un geloso retroattivo.
Se mi giro indietro mi accorgo di quanto sono cresciuto. Di come vivo con più maturità molti momenti. Di quanta serenità e consapevolezza ho acquisito.
È vero, ancora non mi sono sbarazzato completamente di questo subdolo e maligno mostro.
A volte molti pensieri ancora mi sfiorano.
Ma è poca cosa rispetto gli attacchi di panico e le giornate nere che vivevo tempo fa.
Quello che intendo fare attraverso questo sito è offrire un aiuto a chi vive una situazione analoga alla mia.
Donare degli spunti di riflessione, delle idee o semplicemente piccole pillole che possano essere rimedio per chi vuole vincere la gelosia retroattiva.
Spero tu possa apprezzare tutto ciò.
Lascia la tua email nel box sottostante per ricevere direttamente nella tua posta elettronica aggiornamenti su questo sito, pensieri, idee e materiale di crescita personale.
Farò del mio meglio per darti una mano.
Risorse: siti, libri, ebook per crescere
Ti suggerisco di dare uno sguardo alla pagina delle risorse [Attenzione, DISPONIBILE A BREVE, la sto rielaborando] che ho raccolto per te e che possono supportarti per intraprendere un percorso di sviluppo e maturazione interiore.
Il miglioramento personale è la vera strada da intraprendere per modificare i tuoi comportamenti errati, comprendere i limiti legati alla tua moralità, ricercare le cause primarie e superare il problema della gelosia retrospettiva.
Pensaci bene, è l’obiettivo finale di qualsiasi aiuto che incontrerai sul tuo percorso:
- un libro prova a farti riflettere e ti suggerisce nuove idee
- uno psicologo psicoterapeuta ti accompagna alla ricerca delle casue
- un corso ti offre un metodo per agire e correggere i tuoi errori
Se ancora non lo hai fatto ti consiglio di leggere il primo libro dedicato all’argomento Gelosia Retroattiva Maschile. Come potrai notare sulla mia recensione non condivido tutti i contenuti proposti nel libro, ma lo ritengo un buon inizio per poter affrontare la lotta alla Sindrome di Rebecca.
Inizia qui – Leggi i migliori articoli del blog
Ti invito ora a dare una lettura ai migliori articoli che ho pubblicato sul BLOG di questo sito:
- La gelosia del passato è un campanello di allarme di un disagio ben più grande
Fondamentale intervista allo Dott. Paolo Migone, nome molto importante della psicologia italiana, psichiatra, psicoanalista ed ex docente universitario.
Davvero prezioso il messaggio finale:
non puoi guarire dalla gelosia del passato intervenendo selettivamente su di essa perché i motivi che la scatenano non sono unici ma condivisi con altri approcci problematici della tua vita.
- Perché devi SUBITO smetterla di investigare e fare domande sul passato del tuo partner
Atteggiamento tipico di chi soffre della gelosia dell’ex è andare alla ossessiva ricerca di dettagli, foto, frasi sul passato del proprio compagno/a. Comportamento inutile, oltre che deleterio. In questo articolo ti spiego perché devi sbarazzartene il prima possibile.
- Spiare chi non è colpito dalla gelosia del passato per prenderne spunto e correggersi
Come cavolo fanno quelli che non sono minimamente gelosi del passato di chi hanno accanto?
Sono solo così pieni di sé da non pensarci oppure vedono la vita in modo totalmente diverso?
Il diverso atteggiamento di queste persone è una delle cose che da sempre mi ha più incuriosito quando provavo un’analisi critica al mio problema.
In questo post tento di dare un paio di risposte sull’argomento.
- La gelosia retroattiva non dipende dalla persona che hai accanto. Rifletti sugli inizi delle tue storie e capirai perché
Una delle prime cose che mi sono ritrovato a scrivere quando ho pensato di buttare giù questo sito.
E non a caso si tratta di un aspetto fondamentale sul quale qualsiasi geloso retroattivo dovrebbe meditare: il problema siamo NOI, non la persona con la quale vogliamo condividere la nostra vita.
Leggilo per approfondire le mie riflessioni in merito.
- Scrivere aiuta a combattere la Sindrome di Rebecca
Quando invito i lettori di questo sito che mi chiedono aiuto via e-mail a raccontare la propria storia ricevo spesso dei ringraziamenti.
Chi mi scrive infatti riscontra dopo poco di stare meglio per il solo motivo di averlo fatto, di aver fissato quelle vicende e averci pensato su.
È un meccanismo psicologico ben conosciuto che fa parte della scrittura terapeutica.
In questo articolo approfondisco l’argomento e spiego come può esserti di aiuto.
Contattami
Per qualsiasi suggerimento, dubbio, domanda o richiesta di aiuto sentiti libero di contattarmi e inviarmi una mail.
Purtroppo non ho tantissimo tempo a disposizione ma sarò ben lieto di leggere ogni singola mail (me ne arrivano tante) e di riuscire a darti una risposta, anche se di poche parole.
Stay in touch. 😉