Perch\u00e9 chi soffre di Sindrome di Rebecca dovrebbe recarsi dallo psicologo? \nIn che modo lo psicologo pu\u00f2 aiutare il geloso retroattivo?<\/b><\/span><\/span><\/span><\/p>\n<\/li>\n<\/ul>\n Chi soffre di gelosia retroattiva PUO\u2019 recarsi dallo psicologo perch\u00e9, come in ogni altra problematica o malessere legato alla psiche e alla gestione della propria vita, lo psicologo rappresenta la figura pi\u00f9 competente per aiutare queste persone a migliorare la propria vita. <\/span><\/span><\/span><\/p>\nSembra una banalit\u00e0, tuttavia arrivare a riconoscere di avere un problema come questo della gelosia \u00e8 molto difficile, raro e prevede un dispendio di energie non indifferente. <\/span><\/span><\/span><\/p>\nSpesso la richiesta di aiuto ad uno specialista non parte direttamente dalla persona che soffre di gelosia retroattiva, piuttosto dal suo partner stanco dei suoi continui \u201cattacchi\u201d, il pi\u00f9 delle volte immotivati. La relazione di coppia viene messa a dura prova nonostante, inizialmente, le forme di gelosia vengano travisate e interpretate come forme di grande interesse da parte del partner. Questo permette al legame di rafforzarsi prima che il problema venga davvero fuori. <\/span><\/span><\/span><\/p>\nLo psicologo pu\u00f2 aiutare la coppia e la singola persona che soffre di questa sindrome.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n La prima cercando innanzitutto di capire cosa sottende il legame che lega i due partner e garantendo un luogo sicuro dove possano venir fuori i sentimenti e le paure legate alla fase che la coppia sta vivendo. <\/span><\/span><\/span><\/p>\nIn secondo luogo lo psicologo pu\u00f2 agire direttamente sulla persona principalmente coinvolta, aiutandola ad esprimere i suoi sentimenti, i quali si agganciano in modo paradossale alle sue insicurezze. Spesso, infatti, dietro la gelosia patologica vi \u00e8 una persona con bassa autostima e questo presuppone che nella sua storia di vita, e\/o storia familiare, ci siano ripetuti momenti in cui si \u00e8 sentita messa in discussione, inadeguata, giudicata e non all’altezza. Tutto questo va \u201clavorato\u201d in un percorso psicologico che permetta alla persona di ripercorrere questi momenti e di guardarli con occhi nuovi, riconoscendo contemporaneamente quali sono le risorse che realmente possiede. Tutti possiedono un enorme potenziale che spesso non solo non \u00e8 espresso, ma non \u00e8 neanche riconosciuto. Sentirsi incapaci porta a mettersi costantemente a confronto con gli \u201cAltri\u201d della propria vita, meccanismo che in qualche modo conferma la propria inadeguatezza e aumenta i livelli di insicurezza (l\u2019Altro \u00e8 sempre migliore di me).<\/span><\/span><\/span><\/p>\n\n\nChe tipo di specializzazione ha la tua professionalit\u00e0? \nCon che approccio sarebbe di supporto durante un percorso clinico?<\/b><\/span><\/span><\/span><\/p>\n<\/li>\n<\/ul>\n Sono specializzata in Terapia ad orientamento Sistemico Relazionale, lavoro con individui, coppie e famiglie mantenendo sempre un occhio sui legami e le relazioni del passato per poter meglio inquadrare le relazioni del presente. <\/span><\/span><\/span><\/p>\nCome ho gi\u00e0 detto precedentemente un lavoro sulle dinamiche profonde della persona \u00e8 necessario per far s\u00ec che questa acquisisca nuovamente e definitivamente un\u2019immagine di s\u00e9 integra e funzionale alle relazioni affettive che sta vivendo. Personalmente credo moltissimo nel potere distruttivo quanto curativo delle <\/span><\/span><\/span>relazioni<\/b><\/span><\/span><\/span>, pertanto il mio intervento parte da una ricostruzione della storia della persona, e delle sue relazioni, per arrivare a quei nodi della sua vita in cui si sono consolidate le percezioni erronee di s\u00e9. Successivamente il lavoro verte su una ricerca di maggiori consapevolezze fino ad arrivare ad una visuale del tutto nuova del proprio personale modo di relazionarsi, sia in generale che nelle relazioni amorose.<\/span><\/span><\/span><\/p>\nAccettarsi, integrare, perdonare, perdonarsi, mettersi in discussione, sporcarsi le mani, rimanere nel qui e ora, accettare l\u2019altro per com’\u00e8, smettere di confrontarsi, sono tutti verbi che mi risuonano in testa pensando ad una persona con una tendenza alla gelosia retroattiva.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n\n\nEsiste un orientamento pi\u00f9 indicato di altri in base al disagio di partenza? \nCome deve scegliere chi ha intenzione di chiedere aiuto ad un professionista?<\/b><\/span><\/span><\/span><\/p>\n<\/li>\n<\/ul>\n Non esiste un orientamento di eccellenza, seppure in maniera diversa tutti gli approcci psicoterapeutici lavorano per aiutare la persona in base alla richiesta fatta. <\/span><\/span><\/span><\/p>\nColoro che intendono chiedere aiuto possono scegliere la persona che innanzitutto in maniera istintiva attira la loro attenzione, e in secondo luogo cercare di capire, attraverso la presentazione esposta dai professionisti, se le competenze che tale professionista ha sono specifiche per il proprio disagio relazionale. <\/span><\/span><\/span><\/p>\nInternet oggi \u00e8 un mezzo di elezione per scegliere un professionista adatto alle proprie esigenze e, dopo il passaparola, rappresenta il luogo virtuale che maggiormente offre possibilit\u00e0 di scelta. Il clinico pu\u00f2 mostrare le sue competenze attraverso immagini, eventi, articoli tematici e titoli acquisiti; alla persona davanti lo schermo sta la responsabilit\u00e0 della scelta, ma anche la libert\u00e0 di poter cambiare laddove non si sentisse realmente accolta.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n\n\nLa Sindrome di Rebecca sfocia spesso in crisi profonde e attacchi di ansia: \nhai qualche consiglio da dare ai lettori di questo sito per affrontare quei momenti?<\/b><\/span><\/span><\/span><\/p>\n<\/li>\n<\/ul>\n Il consiglio che sento di dare \u00e8 accogliere il \u201cmostro\u201d. L\u2019ansia \u00e8 paura e in quanto tale ha una funzione, quella di segnalare un pericolo. Nella situazione specifica il pericolo \u00e8 rappresentato dal non prendersi cura di s\u00e9, dal non guardare in faccia i propri limiti. L\u2019ansia non va mai sedata, ma solo letta e interpretata, per poi muoversi in direzione di un cambiamento.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n\n\nHai un libro da consigliare a chi segue il sito per offrire spunti di miglioramento?<\/b><\/span><\/span><\/span><\/p>\n<\/li>\n<\/ul>\n Non ho un libro specifico che sia da esempio su come uscire dal circolo vizioso della gelosia retroattiva, tuttavia posso sicuramente citare un classico della letteratura che \u00e8 \u201cLa prigioniera” di Proust. In quest\u2019opera il narratore racconta della sua convivenza con Albertine, di cui \u00e8 molto geloso.<\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\nAltro testo che emerge dalle mie ricerche \u00e8 \u201cSimfonia Fantastica\u201d di Cezar Petrescu, all\u2019interno del quale la gelosia \u00e8 un elemento di un quadro nevrotico pi\u00f9 complesso del protagonista, che lo porta ad avere ulteriori dubbi sulla fedelt\u00e0 della moglie addirittura successivamente alla sua morte.<\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Per la serie di interviste allo psicologo oggi incontriamo la\u00a0Dottoressa Ivana Siena. La Dott.ssa Siena \u00e8 una psicologa e psicoterapeuta ad orientamento Sistemico-Relazionale. \u00c8 la fondatrice e direttrice del Centro di Psicoterapia Familiare che opera su Pescara (PE) e San<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":296,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_mi_skip_tracking":false},"categories":[23],"tags":[],"yoast_head":"\n
Crisi di gelosia? Prova ad accogliere il "mostro". Intervista Dott.ssa I. Siena<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n\t \n\t \n\t \n