{"id":173,"date":"2016-09-16T17:30:03","date_gmt":"2016-09-16T17:30:03","guid":{"rendered":"http:\/\/www.gelosiaretroattiva.net\/?p=173"},"modified":"2020-09-07T09:03:43","modified_gmt":"2020-09-07T09:03:43","slug":"scrivere-combatte-la-sindrome-di-rebecca","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.gelosiaretroattiva.net\/scrivere-combatte-la-sindrome-di-rebecca\/","title":{"rendered":"Scopri perch\u00e9 scrivere aiuta a combattere la Sindrome di Rebecca"},"content":{"rendered":"

Scrivere fa bene, \u00e8 una terapia<\/strong> a volte miracolosa.
\nEcco una guida passo-passo<\/strong> che ti aiuter\u00e0 ad ottenere SUBITO benefici tangibili contro la gelosia del passato.
\nCome? Con la writing therapy<\/em>.<\/p>\n

Leggi tutto l’articolo, pi\u00f9 in fondo troverai alcuni suggerimenti e la struttura da seguire<\/strong> per iniziare a scrivere della tua storia.<\/p>\n

\nIndice<\/em>
\n1. Introduzione<\/a>
\n
2. Scrivere fa bene, lo dice la psicologia<\/a>
\n
3. Vincere la GR scrivendo<\/a>
\n
4. Cosa NON scrivere (se vuoi evitare di fare peggio)<\/a>\n<\/div>\n

<\/a>
\nAd oggi sono passati circa 8 mesi da quando ho avviato questo sito.
\nGelosiaRetroattiva.net<\/em> \u00e8 il primo spazio web italiano interamente dedicato alla disagio della Sindrome di Rebecca<\/strong>.
\nDopo un primo periodo passato in sordina – tra le posizioni pi\u00f9 basse nelle pagine di ricerca su Google – il progetto ha lentamente iniziato a riscuotere popolarit\u00e0.
\nL\u2019obbiettivo \u00e8 aiutare chi cerca di capire qualcosa in pi\u00f9 circa questa dannata gelosia dell\u2019ex<\/strong>, diventando il punto di riferimento sul web per il tema.<\/p>\n

Lentamente e poco alla volta le visite sono cresciute.
\nParliamo di volumi molto piccoli, sia ben chiaro.
\nQuasi mai GelosiaRetroattiva.net supera le 40 visite uniche al giorno.<\/p>\n

\"visite
\nNonostante ci\u00f2 si tratta di numeri sufficienti affinch\u00e9 il sito riceva numerose richieste di contatto via posta elettronica o tramite la pagina Facebook.<\/p>\n

 <\/p>\n

Personalmente provo, nel possibile, a rispondere un po\u2019 a tutti.
\nNascono scambi di e-mail contenenti vicende in fondo tutte un po\u2019 simili tra loro.
\nVite di donne e uomini, ragazze e ragazzi, assillati dal loro malessere<\/strong>.
\nStorie di esseri umani smarriti che hanno paura di perdere la persona amata, ma che al contempo proprio non riescono ad accettare quel suo passato<\/strong>.<\/p>\n

Solitamente tendo a non sbilanciarmi eccessivamente durante queste conversazioni.
\nNon sono un psicologo, non ho alcuna competenza in merito la valutazione dei comportamenti della mente umana.
\nProvo a non essere sterile, a non giudicare.
\nLe mie risposte si concentrano piuttosto sul far passare quella che da tempo \u00e8 la mia idea di fondo in merito la vera natura della gelosia retroattiva:<\/p>\n

ovvero, quella di un disagio che nasce dalle nostre ristrette visioni, antiquate, romantiche, stupide e limitate<\/span><\/strong>.<\/p>\n

Visioni che sono figlie dalla societ\u00e0<\/strong> nella quale viviamo, cos\u00ec ipocrita<\/strong> e contraddittoria, dove ancora una sposa arriva all\u2019altare di chiesa in abito bianco (sai che dovrebbe intendere quel colore?) o una ragazza viene etichettata come troia<\/em> se si concede a del sesso occasionale<\/strong>.
\nVisioni che sono figlie delle nostre famiglie<\/strong> sbandate e alla deriva, tra valori mancanti o, se ci sono, in netto attrito tra di loro.
\nVisioni che sono figlie delle TV<\/strong> accese ogni pomeriggio, ogni sera, a trasmettere stereotipi sballati di donna e uomo, idiozie cos\u00ec diseducative e distanti dalla realt\u00e0 che viviamo.
\nVisioni che sono figlie di un\u2019idea dell\u2019amore sbilanciata ed errata<\/strong>, legate alla cultura del possesso, dell\u2019idea che quella persona \u201cmi appartiene<\/span>\u201d, e con essa le sue scelte passate, nel bene e – nel nostro caso – nel male.
\nVisione che sono figlie di un filosofia di vita<\/strong> davvero pessima e ristretta, che non guarda al migliorarsi e al voler crescere ma all\u2019accettazione del presente come destino assegnato<\/strong>, similmente al passato<\/strong> composto da gioie e dolori che furono, e sempre nella sciocca e nostalgica atmosfera del \u201cse stava meglio quando se stava peggio\u201d<\/em>.<\/p>\n

 <\/p>\n

In questi messaggi, in queste e-mail a volte lunghe, a volte telegrafiche, provo a fare domande.
\nChiedo della storia d’amore.
\nPoi quesiti legati proprio a quelle visioni di cui sopra.
\n\u201cTi sei mai chiesto che significato ha per te la verginit\u00e0<\/strong>?\u201d, a chi non sopporta che la propria ragazza abbia avuto il primo rapporto con un altro.<\/p>\n

\u201cTi sei mai domandata cosa lo spingeva a cambiare partner<\/strong> ogni 3 mesi prima di incontrarti?\u201d, a chi non regge il pensiero che l\u2019uomo che sta per sposare ha avuto in passato numerose relazioni mai durature.<\/p>\n

\u201cChe visioni hai del sesso?\u201d, a chi impazzisce per i precedenti rapporti dei propri partner e si \u00e8 rassegnato convincendosi che non potr\u00e0 trovare una persona in grado di stargli vicino.<\/p>\n

 <\/p>\n

\u00c8 incredibile come molte volte ricevo risposte di persone che mi dicono:<\/p>\n

“Non ci avevo mai pensato”.<\/strong><\/span><\/p>\n

 <\/p>\n

Come \u00e8 possibile?!
\nSpesso smettiamo di farci domande, smettiamo di ricercare il senso delle cose che ci circondano e delle nostre azioni.
\nChi soffre di gelosia retroattiva<\/strong> \u00e8 in questo un vero maestro: si ferma l\u00ec, nelle sue stupide convinzioni e pensa che tutto non dipenda dalla sua volont\u00e0 e dal suo pensiero.<\/p>\n

E sai cosa succede PUNTUALMENTE, in ogni mail dove qualcuno risponde ai miei banali interrogativi?<\/p>\n

La persona scrive, elabora il proprio pensiero, si dilunga magari in altre analisi e mi ringrazia, dicendomi:<\/p>\n

\u201cGrazie, davvero. Credo che scrivere mi stia facendo bene<\/strong>, mi sento molto meglio dopo averti descritto la mia storia<\/strong> e risposto alle tue domande<\/strong>\u201d<\/em>.<\/p>\n

 <\/p>\n

Bene, \u00e8 proprio qui che volevo arrivare.
\nPer esperienza, dopo decine e decine di mail scambiate con altri gelosi retroattivi, e dopo pagine di articoli e riflessioni, sono certo di poter affermare che
\nscrivere della propria storia<\/strong>, analizzarla e porsi nuovi interrogativi non solo fa bene, ma \u00e8 di eccezionale supporto per vincere e superare la gelosia del passato e degli ex<\/strong>!<\/span><\/p>\n

\"scrivere<\/p>\n

<\/a><\/p>\n

Scrivere fa bene, lo dice la psicologia<\/h3>\n

A parte la mia esperienza diretta la psicologia ha versato fiumi di inchiostro studiando e comprovando quanto faccia bene scrivere.
\nTraduco velocemente la pagina Wikipedia dedicata alla
writing therapy<\/a> (la versione in italiano non \u00e8 stata ancora redatta, esiste solo in lingua inglese):<\/p>\n

La writing therapy<\/em>, scrittura terapeutica<\/strong>, \u00e8 una forma di terapia espressiva che utilizza l’atto di scrivere ed elaborare la parola scritta come terapia<\/strong>.
\nLa scrittura terapeutica sostiene che scrivere ci\u00f2 che si prova<\/strong> facilita gradualmente a sostenere i sentimenti di un trauma emotivo<\/strong>.
\nLa scrittura terapeutica pu\u00f2 avvenire individualmente o in gruppo e pu\u00f2 essere somministrata in compagnia di un terapeuta o in remoto tramite posta elettronica o internet.<\/p>\n

Il campo della scrittura terapeutica \u00e8 adattato da molti professionisti in varie specializzazioni.
\nLa terapia \u00e8 di solito somministrata da un terapista o un consulente.
\nEsistono diverse possibilit\u00e0 di intervento online.
\nCapigruppo di scrittura lavorano anche in ospedali con pazienti affetti da malattie mentali e fisiche<\/strong>. In dipartimenti universitari aiutano gli studenti nell’auto-consapevolezza e auto-apprendimento. Quando somministrata a distanza \u00e8 utile per coloro che preferiscono rimanere anonimi e non sono pronti a rilevare personalmente i propri pensieri e le proprie ansie in situazioni faccia-a-faccia.
\nCome la maggior parte delle terapie, la scrittura terapeutica \u00e8 adatta ad un vasto utilizzo in una vasta gamma di malattie, comprese la nevrosi, il lutto, la diserzione e l’abuso.
\nMoltie di queste terapie assumono la forma di classi in cui i pazienti scrivono di temi specifici scelti dal terapeuta o dal consulente. Le assegnazioni possono includere la scrittura di lettere<\/strong> mai realmente inviate a specifici individui, vivi o morti, seguite da risposte immaginarie del destinatario o da parti del corpo del paziente, oppure dialoghi con oggetti (la bottiglia dell’alcolista, ad esempio).<\/p><\/blockquote>\n

 <\/p>\n

OK, questa \u00e8 solo la breve introduzione della voce ma ci lascia perfettamente intendere come la scrittura terapeutica sia applicata dalla psicologia in numerose situazioni ben pi\u00f9 serie<\/span> e problematiche dalla Sindrome di Rebecca (con tutto il rispetto ma credo che abusi e alcolismo siano problemi di vita molto pi\u00f9 gravi dell\u2019ossessivo pensiero su cosa abbia combinato il nostro partner prima di incontrarci, e gi\u00e0 questo dovrebbe farci riflettere).<\/p>\n

Ora se trovi il tema affascinante come lo \u00e8 stato per me ti consiglio di approfondire:<\/p>\n